Come riconoscere il sapore dell’Olio extravergine d’oliva DOP della penisola sorrentina

Riconosciuto come prodotto DOP dal 1998, gli oliveti della penisola sorrentina possono vantare l’eccellente condizione climatica e la presenza di un terreno di origine vulcanica che danno al prodotto un sapore assolutamente unico e riconoscibile.

L’olio extravergine d’oliva DOP della penisola sorrentina occupa di diritto un posto di assoluto interesse nella pur prestigiosa produzione di oli d’oliva italiani.

I suoi punti di forza risiedono innanzitutto nella sua ubicazione geografica, che il Disciplinare di produzione identifica in 13 Comuni della penisola sorrentina e dei Monti Lattari e dell’isola di Capri. L’esposizione geografica di questi territori, tutti affacciati su uno dei golfi più noti e importanti della storia dell’intero Mediterraneo, consente di ottenere i benefici di un clima mediterraneo con la ventilazione tipica del Golfo.

A questo l’olio extravergine d’oliva DOP della penisola sorrentina aggiunge ancora un importantissimo elemento per la composizione chimica di base dei suoi cultivar: la presenze di un terreno di origine vulcanica.

L’armonia degli elementi in un sapore unico e riconoscibile 

All’esame visivo l’olio extravergine d’oliva DOP della penisola sorrentina si presenta di colore giallo paglierino intenso, con venature e riflessi che possono andare nel verdognolo. All’esame olfattivo l’armonia di questo olio è notevole e apprezzata a livello internazionale per le sue note di erbe aromatiche tipicamente mediterranee (rosmarino e menta) e un delicato sentore di fruttato.

Un’armonia che si conserva anche al sapore dove l’olio extravergine d’oliva DOP della penisola sorrentina non appare mai sbilanciato verso il dolce o l’amaro, ma presenta un sapore vellutato e dal retrogusto di mandorla fresca.

Il livello di acidità è sempre contenuto, meno dello 0,80%, proprio grazie alla presenza di un terreno di origine vulcanica, che ne garantisce il prezioso equilibrio organolettico con un valore degli acidi più basso rispetto alla media degli oli italiani.